Fake news, triste primato per l’Italia: il 33% delle bufale è sulle nostre piattaforme

I social network italiani detengono un primato europeo: quello della diffusione di fake news. Un fenomeno, antico e molto diffuso in tutto il mondo, ma gli italiani sembrano essere non solo i più creduloni, bensì quelli che più ne generano.

Fake news, triste primato per l’Italia: il 33% delle bufale è sulle nostre piattaforme

Corrono veloci sui social le notizie, corredate da video e foto, talvolta decisamente veritiere tanto da far cadere in errore chiunque. Come nel caso della foto del Pontefice che indossava un costoso piumino firmato. Nulla di vero, ma solo opera dell’Intelligenza Artificiale.

Le fake news sfruttano l’effetto stupore e cavalcano la paura e gli hype del momento, come nel caso del video che mostra alcune fumarole fuoriuscire dall’asfalto, che è stato fatto passare come conseguenza allo sciame sismico che sta interessando la zona flegrea da settimane. In realtà il filmato è stato girato in Equador.

Insomma queste sono solo alcune delle più importanti fake news, ma nel corso degli anni le notizie false o che apparente sembrano veritiere, sono state capaci di generare effetti allarmistici e addirittura crolli finanziari come nel caso dell’annuncio anonimo della morte di Napoleone Bonaparte che mandò in tilt la borsa di Londra nel 1814.

Secondo i report che le piattaforme social forniscono ogni sei mesi alla Commissione europea, sono stati rimossi 45mila post negli ultimi sei mesi ritenuti falsi o ritenuti responsabili di creare disinformazione. Circa il 33% del materiale falso in circolazione su Facebook, secondo Meta, è concentrato in Italia che al momento detiene questo triste primato di cui non andare troppo fieri.

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