Erano comuni pomodori ma venivano spacciati come pomodori del “piennolo”, protetti dal marchio Dop (denominazione di origine protetta). A scoprire la truffa i carabinieri che hanno effettuato un blitz in una ditta del Nolano, in provincia di Napoli. Sequestrati 500 chili di alimenti. Nei guai il proprietario.
Comuni pomodori spacciati come “del piennolo”: maxi-sequestro nel Napoletano
La scoperta è avvenuta grazie ai militari delle stazioni forestali di Roccarainola e Marigliano, nell’ambito di alcuni controlli disposti a tutela dei marchi di origine protetta, come Dop e Igp. I carabinieri dell’Arma hanno scoperto che nell’esercizio commerciale venivano messi in vendita i cosiddetti pomodori del piennolo del Vesuvio.
Tuttavia, i prodotti prodotti non avevano mai seguito le norme del disciplinare di produzione che regolamenta i marchi Dop, che protegge appunto, tra gli altri, anche i pomodori del piennolo. Durante i controlli, i carabinieri forestali hanno sequestrato complessivamente 500 chili di prodotti alimentari, che erano sprovvisti delle indicazioni di tracciabilità e provenienza prescritte dalla legge. Il proprietario della ditta, un uomo di 40 anni del posto, è stato così multato dai carabinieri per un importo pari a 6.500 euro.