Falsi titoli di studio per truccare i concorsi: sette arresti. Cinque tra Napoli e Salerno

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Esami falsificati per ottenere in modo illecito titoli di studio e abilitazioni professionali: la Guardia di Finanza di Potenza ha eseguito sette misure cautelari nei confronti di altrettante persone, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo lucano. La Procura ha smantellato un vero e proprio sistema fraudolento finalizzato alla manipolazione degli esami.

Falsi titoli di studio per truccare i concorsi: sette arresti. Cinque tra Napoli e Salerno

 

Tra i sette indagati, cinque provengono dalla Campania: tre dalla provincia di Napoli (Pompei e Terzigno) e due dal Salernitano (Polla e San Pietro al Tanagro). Le accuse contestate riguardano l’associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti. Le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro diplomi e abilitazioni professionali rilasciati a circa cento persone, tutte ora iscritte nel registro degli indagati.

Secondo gli inquirenti, il sistema fraudolento prevedeva la gestione di corsi di formazione, percorsi di laurea e certificazioni necessarie per ottenere punteggi utili nei concorsi pubblici, permettendo così ai beneficiari di superare i concorrenti in maniera sleale. La rete di contatti si estendeva in sei regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Sicilia e Basilicata) e vantava solidi legami con istituti formativi situati nelle province di Napoli e Potenza.

Inoltre, le indagini hanno rivelato che gli indagati alteravano i risultati degli esami universitari online a cui gli studenti erano iscritti, sostenendo le prove a distanza tramite il software “Iperius Remote”, eludendo i sistemi di sicurezza e modificando gli esiti. Sono state anche riscontrate false attestazioni di frequenza ai corsi obbligatori per l’ottenimento della qualifica di operatore sociosanitario.

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