Napoli. Sono attimi di autentico terrore quelli che si sono verificati ieri sera in via Chiatamone, tanto da risvegliare la psicosi del terrorismo. Otto i colpi esplosi, intorno alle 21, che hanno provocato un fuggi fuggi generale.
C’è l’inferno a Napoli. Urla, bambini che piangono, uomini e donne che scappano in cerca di un posto dove nascondersi e sfuggire ai proiettili. Tavoli che volano; alcuni utilizzati come scudo dai presenti. Sono scene da incubo, quelle di ieri sera, che inevitabilmente vengono associate ad un attacco dell’Isis.
In pochi secondi via Chiatamone viene raggiunta da decine di uomini in divisa. La zona è completamente transennata e grazie alla presenza degli uomini in divisa ritorna la calma, seppur apparente, sul lungomare. Tante le piste battute dagli inquirenti. L’ipotesi più plausibile – secondo gli investigatori – è che qualcuno abbia voluto punire, sparando contro i parcheggiatori abusivi che si trovavano in zona, il furto di uno scooter.
Non si esclude però che possa anche trattarsi di un litigio, scoppiato per futili motivi, e culminato poi in una sparatoria. Ma primi a sparire nel nulla sarebbero stati proprio gli abusivi che, in una manciata di minuti, hanno abbandonato la zona, portando con sé anche le chiavi delle macchine dei loro clienti. Prima il danno e poi la beffa.
Hanno visto tutto, conoscono chi ha sparato e addirittura – secondo gli inquirenti – potrebbero ricostruire gli ultimi instanti prima che calasse l’inferno a Napoli. Ma perché si sarebbero allontanati dalla loro zona? Per gli investigatori mancano ancora molti elementi all’appello.
Intanto, fino a tarda notte, i militari hanno cercato di rintracciare una Panda di colore blu, usata da una coppia di parcheggiatori abusivi – forse padre e figlio – che sono fuggiti via non appena hanno udito il rumore degli spari. Le indagini avviate dalle forze dell’ordine locali hanno riguardato la zona di via Santa Lucia, nel tentativo di rintracciare la coppia, nonché testimoni oculari di quanto è accaduto.