Sì a fratelli, figli, nonni e nipoti. Stop a zii e cugini. E massimo in numero di due. Sono le nuove regole in arrivo che il Governo varerà per regolamentare le visite in casa in occasione degli auguri di Natale e che consentirà parziali ricongiungimenti familiari nei giorni zona rossa.
Parenti in visita per Natale, sono quelli di primo e secondo grado
I criteri che orienteranno le scelte del Governo Conte sono sostanzialmente due. Primo: sono consentiti incontri tra congiunti non conviventi soltanto per il primo e secondo grado di parentela. Genitori e figli, dunque, nonni e nipoti, fratelli. Esclusi zii e cugini. Esclusi gli amici. Secondo: la deroga è consentita al massimo a due persone. Quindi, facendo un esempio pratico, un figlio che andrà a visitare il padre, nei giorni di zona rossa, potrà portare con sé soltanto un altro familiare, come un figlio o la moglie. Un modo per garantire che anche chi ospita, lo faccia aprendo la casa al massimo a due familiari non conviventi.
No ai fidanzati (se non conviventi)
Non ci sarà spazio neanche per i fidanzati non conviventi. Per loro si prospetta un natale triste. Nei giorni di zona rossa (24-27 dicembre; 31 dicembre-3 gennaio), non potranno vedersi neanche per gli auguri. Gli spostamenti saranno vietati e ammessi solo per motivi di necessità (o per visite ai parenti secondo le regole descritte sopra). Non ci sono eccezioni per i congiunti legati da rapporti puramente sentimentali. Per loro l’unica possibilità di vedersi è approfittare dei “buchi” da zona gialla nel calendario: cioè 21-23 dicembre e 28-30 dicembre. Per frenare le tentazioni di chi anteporrà i rapporti sociali alle regole, il Governo ha già annunciato un’ondata di controlli sulle strade.
In sintesi chi potrà spostarsi nei giorni di zona rossa:
- parenti di primo e secondo grado:
- fratelli,
- nipoti,
- mogli,
- nonni