Lungo messaggio del capo di vigilanza della Rai, Roberto Fico, sulla propria pagina Facebook per discutere della puntata de L’Arena che da due giorni ha invaso i discorsi dell’opinione pubblica a Napoli e non solo.
Sulla puntata dell’Arena di Giletti:
1. La trasmissione resta l’ennesima occasione mancata per fare servizio pubblico. La puntata era incentrata sulla vicenda dei biglietti omaggio per consiglieri e amministratori locali, salvo poi trasformarsi in altro: una indecorosa bagarre ai cui toni accesi ha contribuito lo stesso Giletti perdendo le staffe, togliendo la parola agli interlocutori e attaccando senza ragione la città.
2. Brutto l’episodio di cui è stato protagonista l’assessore Sandro Fucito che ha gettato i resti di un biglietto strappato sul volto e sui capelli della giornalista della Rai. Un comportamento indifendibile come assurdi e imbarazzanti sono stati gli interventi di alcuni dei consiglieri comunali che hanno fornito le più incredibili motivazioni per giustificare l’ingiustificabile: il mantenimento di un privilegio, ovvero la distribuzione di biglietti gratuiti per assistere alle partite di calcio. Hanno fatto fare una figura terribile alla città di Napoli. A questi biglietti omaggio si deve rinunciare senza se e senza ma, come io rinuncio all’uso dell’auto blu e al doppio stipendio. C’è poco da discutere.
3. Per affrontare una seria discussione sulle problematiche della città di Napoli, le modalità devono essere altre. Non si possono lasciare le argomentazioni nelle mani del Salvini di turno che dispensa slogan senza sapere nulla di Napoli e del sud. Si sarebbe dovuto strutturare il programma in modo diverso affinché alle sterili accuse del leghista si potesse controbattere con maggiore serenità e tranquillità. Ma la chiave che si è voluta seguire è stata quella del sensazionalismo a tutti i costi, del bagarre show in cui tutti urlano, nessuno ascolta e, soprattutto, non si fornisce ai cittadini uno spazio di confronto, approfondimento e informazione degno del servizio pubblico. Presenterò oggi un’interrogazione ai vertici Rai e al direttore di Rai Uno.