È accusato di aver picchiato e ridotto in stato di “semi schiavitù” la ex colf. Il figlio di Gigi D’Alessio, Claudio d’Alessio, il prossimo 27 settembre dovrà ricomparire in aula per rispondere alle domande del pubblico ministero Mauro Masnaghetti su quanto accaduto in casa sua nel 2014.
Processo al figlio di Gigi D’Alessio
La vicenda incriminata si sarebbe svolta in un appartamento in via Michele Mercati ai Parioli, nel 2014. La donna che accusa D’Alessio junior è una collaboratrice domestica ucraina che da qualche tempo lavorava in casa del ragazzo. La donna ha raccontato agli agenti della Polizia di Stato di essere stata picchiata, minacciata e sbattuta fuori di casa in piena notte. In più, secondo il suo racconto, non avrebbe ricevuto il pagamento degli stipendi arretrati.
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In particolare però ci sarebbe un episodio raccontato dalla donna che è al centro dell’indagine. Una sera, secondo il suo racconto, lei stava dormendo nella soffitta della casa di Claudio D’Alessio, che all’epoca viveva con l’ex consigliera regionale Nicole Minetti. La donna ha spiegato che i due stavano discutendo animatamente, quando lei ha deciso di andare da loro e chiedere di parlare più piano perché non riusciva a riposare. Da lì, la situazione sarebbe degenerata, con Claudio D’Alessio che avrebbe preso la donna a schiaffi e strattoni, l’avrebbe sbattuta al muro e poi fuori di casa in piena notte. Diversa la versione dell’uomo, che invece asserisce di aver agito per legittima difesa perché la domestica voleva tirare addosso a lui e Nicole Minetti una sedia.
La collaboratrice domestica avrebbe circostanziato diversi episodi, così per il figlio del cantante napoletano venne disposto il rinvio a giudizio. Accuse dalle quali, seppure alcune sono già prescritte, Claudio d’Alessio dovrà difendersi.