Filippo Turetta scoppia a piangere davanti al giudice: “È rimasto in silenzio”

È rimasto in silenzio e poi è scoppiato a piangere. È durato meno di mezz’ora l’interrogatorio di garanzia in carcere di Filippo Turetta, il 22enne di Torreglia (Padova) accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin e arrestato in Germania il 19 novembre. Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande della gip Benedetta Vitolo.

Filippo Turetta piange davanti al gip: “Si è avvalso della facoltà di non rispondere”

Una strategia difensiva che potrebbe essere stata concordata con il legale per poter dargli il tempo di studiare gli atti di indagine dell’inchiesta. Atti che l’avvocato ha potuto avere solo ieri. I reati contestati sono l’omicidio volontario, aggravato dalla relazione affettiva terminata e il sequestro di persona.

Il ragazzo, è la ricostruzione, ha rapito l’ex fidanzata sotto casa di lei a Vigonovo (Venezia) per poi ucciderla con numerose coltellate e abbandonare il cadavere in un canalone vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone, dov’è stato ritrovato il 18 novembre.

Già lunedì la difesa di Turetta aveva dichiarato di non voler chiedere il Riesame né misure cautelari meno afflittive. Niente istanza di domiciliari, dunque, che in ogni caso sarebbe stata concessa con estrema difficoltà al giovane.

 

 

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