E’ il momento del dolore e del ricordo per i familiari e gli amici di Filippo Vinaccio, il 25 enne annegato tre giorni fa nel mare di Ischia. In attesa che venga disposto il dissequestro della salma, arrivata ieri all’istituto di medicina legale del Policlinico, le persone più vicine a lui si preparano a dargli l’estremo saluto. Ad occuparsi delle esequie, che si terranno verosimilmente non prima di due o tre giorni, saranno proprio i colleghi e i titolari della birreria del Vomero in cui Filippo lavorava da ormai quattro anni. Un modo per supportare emotivamente ed economicamente la famiglia del giovane, già segnata precedentemente da lutti e tanti dolori: il padre scomparso pochi anni fa dopo una lunga lotta con il cancro; la madre, casalinga, alle prese con una forte depressione; rapporti familiari caratterizzati da liti e incomprensioni. Motivi che avevano spinto il 25 enne ad accantonare il suo sogno, diventare un grande parrucchiere, per stare vicino alla madre e alla sorella minore. Il ritratto di un ragazzo generoso, dedito alla famiglia, di un instancabile lavoratore, insomma, dietro il quale si celava tuttavia una profonda insoddisfazione.
Filippo Vinaccio, gli amici e i colleghi si stringono attorno alla famiglia. “Filippo non sapeva nuotare. L’ultima onda è stata fatale”
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