Quando un uomo ha visto il prete appartato con una bambina in un parcheggio di Calenzano, ha aperto la portiera e ha visto una scena atroce: il prete, Don Paolo, seminudo, impegnato in atteggiamenti intimi con una ragazzina di poco più di dieci anni. Il passante non ci ha pensato due volte: ha afferrato la giovane vittima e l’ha tirata fuori dall’abitacolo, poi ha iniziato a gridare richiamando l’attenzione degli altri presenti.
Sono le 22 e 30. Le persone si avvicinano alla vettura dell’orrore e circondano il prete. Ne nasce un parapiglia: don Paolo Glaentzer balbetta, piange, guarda in cielo, rischia il linciaggio. A interrompere la giustizia fai-da-te della folla che si è formata, soltanto l’arrivo dei carabinieri. Sul posto giungono rapidamente anche i sanitari del 118, per soccorrere la bambina e alcune persone rimaste ferite. Interrogato, il sacerdote avrebbe ammesso tutto, confessando anche di aver avuto più di un incontro con la bimba.“
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Ho visto un prete uscire dalla casa dei vicini, dopo un po’ non l’ho visto tornare e ho pensato di andare a controllare. Ho notato la bambina in macchina con lui e con il mio babbo siamo intervenuti” racconta l’uomo che ha sorpreso il sacerdote a Repubblica. “La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi – aggiunge – abbiamo bloccato il prete“. Il sacerdote non avrebbe detto alcunché né cercato di scappare: “Ha guardato verso l’infinito – ha spiegato – e ha pianto senza cambiare espressione”, mentre la bambina “ha avuto un attacco di isteria e spavento” ma “abbiamo cercato di tranquillizzarla creando una situazione per fargli affrontare quei terribili momenti”.
«Era lei a prendere l’iniziativa», avrebbe detto agli investigatori e al procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi, che coordina le indagini. Avrebbe anche dichiarato di intendere il loro rapporto come una relazione affettiva. Ma emergono scenari inquietanti: la bimba sarebbe stata abusata dal prete “amico di famiglia” in più circostanze. L’uomo, 70 anni, andava a casa della bimba, cenava con i genitori, e la sera la portava spesso in giro in auto.