Aveva violentato una 15enne (poi suicidatasi) ed era stato condannato a 10 anni di detenzione. Aveva lasciato il carcere per pochi giorni, Giuseppe Matarazzo, 45 anni, per un permesso ma questa notte il pedofilo è stato ucciso a colpi di pistola nei pressi della casa dove abitava, in contrada Selva a Frasso Telesino, nel Beneventano.
La vittima è un ex pastore, condannato a 11 anni e 6 mesi di reclusione dalla Corte di Appello per violenza sessuale nei confronti di una Michela Iorillo, 15enne del posto. La stessa che dopo qualche tempo fu ritrovata senza vita, impiccatasi forse per i traumi subiti.
Il ritrovamento. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato raggiunto da tre colpi di pistola all’addome poco dopo le 20. A fare la macabra scoperta, i genitori anziani di Matarazzo. A quanto pare, il pastore era uscito verso le 20 da casa, senza dare spiegazioni, e da lì non ha fatto più ritorno. Alcuni spari sono stati uditi dalla coppia, che immediatamente si è precipitata fuori casa per capire cosa fosse successo. Il corpo è stato ritrovato privo di vita, in una pozza di sangue. Per lui non c’era più niente da fare.
Le indagini. Il 45enne finì in manette nel 2009, nel corso delle indagini circa il suicidio dell’adolescente. Inoltre, grazie alle ammissioni di alcune amiche della ragazza, i militari scoprirono che la giovane subiva da due anni abusi da parte di Matarazzo. I carabinieri accertarono che, prima della vittima, anche la sorella era stata violentata dal vicino. I giudici non riconobbero l’imputato colpevole di istigazione al suicidio, come invece chiedevano l’allora procuratore di Benevento Giuseppe Maddalena e la sostituta Anna Frasca, e come riteneva anche il gip Simonetta Rotili, che firmò l’ordinanza di custodia cautelare.