Frattamaggiore: il “caso Paciolla” all’I.C. Capasso-Mazzini

Anche i ragazzi dell’istituto comprensivo ‘Capasso – Mazzini’ di Frattamaggiore ora conoscono la storia di Mario Paciolla, il cooperante Onu morto in circostanze misteriose in Colombia.

Ieri, all’indomani del giorno in cui Mario avrebbe compiuto 36 anni, i suoi genitori, Pino Paciolla e Anna Motta, hanno incontrato gli alunni delle classi terze che, nelle scorse settimane, avevano approfondito la storia del cooperante originario di Frattamaggiore. Insieme ai genitori, erano presenti la dirigente scolastica, Fernanda Manganelli, il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, e il giornalista Antonio Iazzetta che ha moderato i vari interventi.

Momenti di grande commozione si sono avuti quando alcuni alunni hanno recitato due poesie scritte da Mario.  Oltre a essere un cooperante dell’Onu con varie missioni alle spalle, il cooperante era anche poeta e giornalista. Pochi i riferimenti, vista la platea, agli sviluppi delle inchieste, italiana e colombiana, che ancora non hanno fatto chiarezza sulla morte di Paciolla che è stata subito classificata come suicidio. Una conclusione che è stata sempre contestata da amici e parenti di Mario che hanno avviato una mobilitazione che è arrivata sino al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato i genitori al Quirinale raccogliendo la loro richiesta di Verità e Giustizia.

Intanto è quasi pronto il murale che Jorit sta realizzando su una parete del liceo ‘Vittorini’ di Napoli, la scuola frequentata da Mario Paciolla che, nei prossimi giorni, riceverà anche ufficialmente la cittadinanza onoraria del Comune di Frattamaggiore, città d’origine della sua famiglia e dove riposa, nel cimitero comunale.

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