Frosinone, l’ipocrisia del padre che ha ucciso il figlioletto: “Avrei fatto di tutto per salvarlo”. Video

Frosinone. “Se avessi potuto, glielo avrei strappato dalle mani”. Con queste parole Nicola Feroleto, oggi in stato di fermo perché accusato di omicidio, affermava la sua estraneità ai fatti in un’intervista rilasciata due giorni dopo la morte di suo figlio Gabriel.

L’uomo potrebbe aver fornito ieri questa versione per distogliere l’attenzione e allontanare i sospetti su di lui. “Non ero presente quando è successo il fatto, avrei strappato Gabriel dalla mani di Donatella. L’avrei calmata e tutto sarebbe finito lì. Le ero vicino, non stava bene. Più volte l’ho accompagna in ospedale e a fare delle visite, la volevo aiutare”, spiegava ai microfoni della stampa italiana.

Questa notte, dopo un lungo interrogatorio, è stato tratto in arresto. Secondo gli inquirenti però la donna non era da sola, ma anche il padre Nicola era presente al momento dell’omicidio di Gabriel.

Una ricostruzione che deriva dalle incongruenze nel racconto dell’uomo su quanto accaduto quel giorno, racconto ribadito davanti alle telecamere in diretta televisiva in cui si diceva disperato. Nicola, per gli investigatori, potrebbe aver assistito al delitto senza fare nulla per impedirlo o aver partecipato attivamente. Oggi dovrebbe svolgersi l’autopsia sul corpo del bambino da cui potrebbero emergere altri dettagli utili agli investigatori.

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