Rubava autovetture distraendo le vittime con la tecnica del “bullone caduto dalla marmitta”. L’episodio si è verificato all’altezza del casello A/1 di Caserta Nord nei pressi di Casagiove; vittima una giovane 27enne della zona. La donna stava transitando lungo la via Appia, quando un rumore metallico proveniente dall’auto ha destato la sua attenzione. Intanto, una Fiat Panda di colore nero con a bordo due persone la seguiva da vicino, segnalando la presenza di un’avaria meccanica attraverso l’uso insistente dei fari e del clacson.
A quel punto, la ragazza, è stata affiancata dal conducente dell’utilitaria il quale, dopo averle riferito falsamente che dalla marmitta fuoriuscivano delle scintille, le suggeriva di verificare le condizioni dell’auto prima di riprendere la marcia; in tale frangente il complice, approfittando della distrazione della donna scesa dal veicolo per controllare il danno, saliva a bordo dell’auto della vittima e si allontanava velocemente verso il casello autostradale. Nonostante l’iniziale riuscita dello stratagemma utilizzato per disorientare la giovane malcapitata, stavolta la storia ha avuto un epilogo diverso.
Gli agenti della Polizia Stradale di Caserta Nord, allertati dalla donna, sono prontamente intervenuti recuperando l’autovettura abbandonata sulla rampa di ingresso in autostrada, restituita poi alla proprietaria insieme alla borsa, contenente documenti personali e denaro contante, lasciata sul sedile e asportata dal malvivente al momento della fuga. In assenza di testimoni oculari, l’attività d’indagine si è orientata verso la ricerca di immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza di uno dei negozi vicini al luogo del fatto.
I successivi sviluppi investigativi consentivano di accertare modello, marca e colore dell’autovettura usata dai due malviventi, ma non la composizione integrale della targa. Il raffronto tra gli elementi rilevati e quelli ricavati dalle banche dati in uso alle forze di polizia, restringeva gradualmente il raggio d’azione e, attraverso la comparazione dell’immagine della foto segnaletica con quella ripresa dall’impianto di videosorveglianza, gli uomini della Polizia Stradale riuscivano ad identificare uno degli autori del furto. La svolta si è compiuta quando la denunciante ha riconosciuto la fotografia del soggetto che era alla guida della Fiat Panda, identificato per T. A. 40enne napoletano; costui aveva inizialmente indotto la vittima a fermare l’auto per verificare la presenza di un inesistente problema meccanico, distraendo la giovane per consentire al complice, rimasto al momento ignoto, di salire sul veicolo ed allontanarsi. Il soggetto è stato quindi denunciato in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per furto aggravato.