Gabriele Salvatores è un regista e sceneggiatore italiano. Il suo film Mediterraneo ha ricevuto nel 1992 l’Oscar al miglior film in lingua straniera.
Gabriele Salvatores: moglie e figli
Il regista è impegnato sentimentalmente con Rita Rabassini (ex moglie di Diego Abatantuono) con cui collabora anche professionalmente. Non ha figli.
Età
Salvatores è nato il 30 luglio 1950. Ha dunque 71 anni ed è del segno del Leone.
Oscar
Nel 1991 gira Mediterraneo, che vince il premio Oscar al miglior film straniero, il David di Donatello per il miglior film, il montaggio e il suono e un Nastro d’argento per la regia.
Carriera: teatro e film
A Milano inizia la sua carriera artistica fondando, insieme a Ferdinando Bruni, il Teatro dell’Elfo nel 1972, per il quale ha diretto diversi spettacoli.
Proprio da uno di questi nel 1983 è nato il progetto del suo primo film, Sogno di una notte d’estate, ispirato a Shakespeare.
Sempre nel 1983 dirige a teatro l’opera Nemico di classe, con Claudio Bisio, Paolo Rossi e Antonio Catania, e due anni dopo Comedians, commedia con Silvio Orlando, e Chiamatemi Kowalski, nel 1987, che consacrò Paolo Rossi.
Nel 1989 è passato definitivamente al cinema con il film Marrakech Express e poi Turné, del 1990, girato con il suo gruppo di attori-amici tra i quali Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio.
Nel 1990 riceve la candidatura agli European Film Awards nella categoria “Giovani” per Turné. Nel 1992 esce Puerto Escondido, film tratto dal romanzo omonimo di Pino Cacucci, che vede di nuovo insieme Abatantuono e Bisio.
Nel 1993 esce Sud, con Silvio Orlando, un tentativo di denuncia della situazione politica e sociale dell’Italia dal punto di vista dei disoccupati. Nel 2003 dirige Io non ho paura, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. La pellicola gli vale una nuova nomination all’Oscar e il “Gattopardo d’oro” – Premio Luchino Visconti.
Nel 2005 esce Quo vadis, baby?, da cui è stata tratta nel 2008 una miniserie di Quo vadis, baby?. Nel 2013 dirige Educazione Siberiana, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Nicolai Lilin. Nel 2018 esce il suo nuovo film da regista Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, sequel del film del 2014.
Malattia
“Trent’anni fa, il Teatro dell’Elfo, che per me era la casa, la famiglia, si stava sciogliendo. Tornando da teatro una sera non mi sento bene, la mattina vado a farmi vedere e scoprono che nel sangue ho una quantità di piastrine molto più alta del normale. Mi dissero che era leucemia”, ha racconto Salvatores nel 2010 al settimanale Vanity Fair, ricordato la paura dei genitori. Fu ricoverato al Policlinico di Milano, in cui rimase due mesi, dove scoprirono che si trattava di policitemia. Regolarmente il regista si sottopone ai check-up: “Esci dall’ospedale pensando che sei proprio fortunato. Perché questo insegna la malattia: che – per quanto tu possa stare male – non sei il centro del mondo“.