George Weah, da calciatore del Milan a presidente della Liberia

George Weah, calciatore del Milan nella seconda metà degli anni Novanta, è il nuovo presidente della Liberia. L’esponente della Coalizione per il cambiamento democratico, in ottobre al primo turno aveva ottenuto il 38,4% dei voti, superando di dieci lunghezze Boakai (28,8% dell’Up, lo Unity Party di cui fa parte Sirleaf che però, dopo il primo turno, ha avuto un forte attrito con il partito).

In Europa, oltre alla maglia del Milan, Weah ha vestito quelle di Monaco, Paris Saint-Germain, Chelsea, Manchester City e Olympique Marsiglia. Nel 1995, fu il primo calciatore non-europeo a conquistare il Pallone d’Oro e   il Fifa World Player.

Nel 1999 è stato insignito del titolo di Calciatore africano del secolo. Ritiratosi dall’attività agonistica nel 2002 a 36 anni, Weah è al 43/mo posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World soccer.

Prima di Weah, era toccato a un altro milanista impegnarsi in politica: Kakha Kaladze era divenuto vicepremier della Georgia e poi sindaco di Tbilisi. Appese le scarpe al chiodo, anche Andriy Shevchenko, provò la carriera politica, candidandosi alle politiche ucraine 2012, ma in quel caso fu un flop. È andata meglio a Pelè, arrivato a essere ministro dello Sport in Brasile. Un altro mito della Selecao, Romario, è entrato in politica, divenendo senatore.

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