È morto nella notte tra sabato e domenica 26 marzo a Bologna, Gianni Cavina, volto dei film di Pupi Avati. A dare la notizia è il fratello del regista bolognese, Antonio Avati, che ha fatto sapere all’Adnkronos di aver appreso la notizia tramite i suoi familiari più stretti.
Cavina aveva vinto nel 1997 il Nastro d’argento per la sua interpretazione in “Festival” sempre di Avati. Aveva esordito a teatro, allo Stabile di Bologna, nel 1968 per poi debuttare al cinema, con Flashback di Raffaele Andreassi. Poi l’incontro con Avati, con cui girò “Thomas – Gli indemoniati”, “Balsamus, l’uomo di Satana” e “La mazurka del barone della santa e del fico fiorone”, con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio.
Causa morte
L’attore è morto dopo una lunga malattia, contro la quale ha combattuto senza mai arrendersi. Non si sa, al momento, di quale patologia fosse affetto: i familiari non hanno rivelato dettagli in merito.
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“Gianni era già malato ma aveva affrontato con grande forza anche le riprese di Dante, dove interpreta il notaio Pietro Giardino. Aveva le qualità dell’attore completo – ha detto Antonio Avati – poteva passare dalle parti più comiche ed esagerate, come quelle che interpretò nei nostri primi film, a ruoli molto sentiti e importanti, che ha portato nei nostri film ma anche in quelli di altri importanti registi, da Luigi Comencini a Marco Bellocchio. C’è un film di Pupi che la Rai ha e che spero che mandi in onda per ricordarlo, Il signor Diavolo, dove fa un bellissimo ruolo”, ha concluso il produttore.
Moglie e figli
Gianni Cavina è sposato da tanti anni con sua moglie. Purtroppo non si conosce l’identità della donna, questo perché Cavina è sempre stato un uomo molto riservato. Non si sa se i due abbiano mai avuto dei figli.