In data 23 e 24 marzo sono state eseguite, dal personale della Compagnia dei Carabinieri di Torre del Greco e della Squadra Mobile della Questura di Napoli, tre ordinanze cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti, complessivamente, di 63 indagati —dei quali 60 sottoposti a custodia in carcere e 3 agli arresti domiciliari-, ritenuti appartenenti ad organizzazioni criminali operanti sui territori di Barra e Ponticelli.
Le tre organizzazioni coinvolte nelle attivita di indagine, svolte dalla DirezioneDistrettuale Antimafia di Napoli, fanno capo, rispettivamente, alle famiglie Cuccaro/Andolfi, D’Amico e De Micco, che negli ultimi anni si contendono it controllo del territorio con azioni di forza confluite in numerosi fatti di sangue.
In particolare, Ia prima ordinanza —42 indagati- e stata emessa nei confronti di capi ed affiliati al clan Cuccaro, che opera a Barra da oltre 20 anni e che ha esteso Ia propria egemonia sui territori limitrofi, in particolare, nel quartiere di Ponticelli.
Oltre agli storici affiliati all’organizzazione, sono state colpite dal provvedimento cautelare anche le nuovel del clan —figli e nipoti dei capi-, divenute protagoniste, negli ultimi tempi, delle dinamiche criminali per sopperire all’assenza sul territorio dei capi a causa dello stato di detenzione o di latitanza degli stessi.
Agli indagati e contestato, dall’anno 2000, it reato di cui all’416 bis c.p., per Ia partecipazione alla associazione mafiosa denominata clan CUCCARO – ANDOLFI nonche i reati di omicidio, estorsione aggravata dall’art. 7 L. 203/1991, usura, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, produzione di monete false, violazioni delle leggi sulle armi e traffico di tabacco lavorato estero di contrabbando.
II clan CUCCARO — ANDOLFI, si legge nel provvedimento del GIP, 6 caratterizzato da spiccate connotazioni militari, capeggiato da soggetti particolarmente violenti ed avvezzi all’uso delle armi pur di affermare la propria egemonia criminale, ma anche per dirimere le controversie interne all’organizzazione.
II controllo sul territorio e stato realizzato anche attraverso l’occupazione fisica di un intero quartiere con Ia gestione delle abitazioni, anche popolari, che sono state “assegnate”