Giugliano. L’aveva perseguitata e vessata per mesi, fino alla pronuncia del tribunale che gli aveva vietato di avvicinarla. Le cose sembravano essere tornate alla normalità e la vittima, una 28enne di Giugliano, ne era sollevata. Era stata affidata ad una casa famiglia e le persone che la circondavano la stavano aiutando a rimettersi in piedi e ad affrontare con determinazione il ruolo di madre della sua piccola figlioletta. Ma la tregua è durata poco. L’equilibrio nella sua vita è tornato a spezzarsi quando l’ex compagno, un 27enne di Giugliano in Campania, l’ha seguita in auto fino a Fuorigrotta. Le indagini hanno stabilito che l’aggressore ha rintracciato la ragazza, dopo una foto postata sui social. Per dodici ore consecutive le ha tenute in auto, girovagando senza meta per le strade della città.
GIUGLIANO: IL VIDEO DELLA VIOLENZA
Come riporta IL MATTINO.IT, una telecamera di un distributore di benzina avrebbe filmato alcuni minuti della violenza inaudita dell’uomo sulla sua ex compagna e sulla bimba. Cinque minuti di schiaffi, pugni, morsi. In una parte delle immagini la bambina è sola al centro del distributore, piange, mentre la madre viene picchiata a sangue. In un altro fotogramma madre e figlia sono accovacciate e abbracciate per terra, l’uomo è su di loro, sembra volerle schiacciare con il suo peso. Poi la ragazza riesce a liberarsi e scappa tra le braccia del benzinaio che cerca di aiutarla. Il bruto la riafferra e la trascina di nuovo in macchina. Sono solo 5 dei 724 minuti di orrore, le dodici ore di torture culminate nello stupro.
Dopo un’intera giornata di violenze, il 28enne ha portato l’ex a casa propria. L’ha segregata in camera e ubriaco l’ha costretta a consumare un rapporto sessuale. In uno dei rari momenti di distrazione del suo aguzzino, la donna ha chiesto aiuto alla sorella con un fugace messaggio whatsapp. Il contenuto del messaggio, inoltrato ai carabinieri, ha consentito ai militari della stazione di Varcaturo di individuare e raggiungere in tempi strettissimi l’abitazione dove la 28enne era stata reclusa. Sul posto i carabinieri hanno trovato la donna ricoperta di lividi ed ecchimosi, sanguinante e spaventata. L’uomo era invece steso sul letto, completamente nudo e ubriaco. I carabinieri lo hanno arrestato e dopo le formalità di rito tradotto al carcere di Poggioreale. Dovrà rispondere di violenza sessuale, sequestro di persona e stalking. La donna è stata trasportata al pronto soccorso e la piccola affidata momentaneamente ai nonni materni.