GIUGLIANO. “Hanno sparato ‘o scoiattolo”. La voce nella giornata di ieri, poco dopo l’agguato avvenuto intorno alle ore 12, ha fatto subito il giro della città. Secondo diverse fonti non ufficiali non c’erano dubbi già da subito, era lui l’obiettivo dei killer nelle palazzine: il 57enne Gennaro Catuogno. L’uomo secondo gli investigatori è legato all’ala scissionista del clan Mallardo, ovvero la fazione De Biase nota anche come “banda della paparelle” dal soprannome del presunto ras scomparso Michele. Catugno, pregiudicato, è anche il cognato del collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi.
Di lui non si avevano più notizie però fino a stamattina quando la polizia del locale commissariato, diretto dal primo dirigente Pasquale Trocino, l’ha rintracciato ed interrogato per diverse ore. ‘O scoiattolo presentava diverse ferite sulle braccia ed in altre parti del corpo, molto probabilmente causate dalle schegge di vetro dopo gli spari contro il portoncino del circolo ricreativo nel quale si era rifugiato. Un’ulteriore conferma, dunque, i sicari volevano colpire proprio lui. Gli agenti l’hanno ritrovato a casa. Il 57enne ha confermato di trovarsi lì al momento degli spari ma di non aver visto nulla.
Sul posto sono stati ritrovati bossoli di fucile e di una pistola semiautomatica, quindi è possibile che la vittima abbia riposto al fuoco durante il raid (in azione 4 uomini a bordo di due scooter) nella piazzetta tra via Montessori e via Agazzi all’interno del rione Ina Casa. Ulteriori accertamenti tecnici sono ora in corso, come le analisi delle tracce di sangue nel circolo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Giugliano guidati dal capitano Antonio De Lise, intervenuti sul luogo della sparatoria nel pomeriggio di ieri per i rilievi, con il supporto dei colleghi del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. Adesso l’attenzione resta alta sulle palazzine ed il caso è seguito anche dalla polizia.
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