Giugliano, altro che coronavirus: bambini in bici e traffico bloccato. L’urlo dei Vigili: “Restate a casa”

Centinaia di persone in strada, circolazione rallentata, automobili incastrate nel traffico. E’ lo scenario che si presenta agli occhi dei cittadini giuglianesi il primo giorno di entrata in vigore del provvedimento restrittivo firmato dal Governo che estende la zona “arancione” a tutta Italia.

Giugliano, altro che coronavirus: centro bloccato dal traffico

Tra piazza Annunziata, via Aniello Palumbo e corso Campano, sono decine le persone che passeggiano tranquillamente in barba alle nuove disposizioni varate dal Consiglio dei Ministri. La distanza di sicurezza interpersonale in molti casi non viene rispettata. Ci sono bambini in bici, anziani seduti sulle panchine al sole uno di fianco all’altro. E tantissimi automobilisti nelle proprie vetture, che si spostano di quartiere in quartiere rallentando la circolazione stradale. Pericolosi assembramenti che rischiano di favorire la circolazione del contagio.

Nonostante il divieto di uscire di casa, se non per motivi di stretta necessità, come andare a fare la spesa o andare a lavoro, i cittadini di GIugliano si sono riversati in centro approfittando del clima privamerile. Sembra che al momento la cittadinanza giuglianese non abbia recepito le restrizioni imposte dal Governo. Ad assistere inermi a questa scena gli agenti della Polizia Municipale. I caschi bianchi invitano i pedoni a rientrare nelle loro abitazioni e agli automobilisti hanno urlando di restare a casa e di non creare assembramenti.

Per ridurre le uscite, il Comune di Giugliano ha anche disposto l’apertura limitata degli uffici dal lunedì al giovedì, dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17. Anche i barbieri e i parrucchieri annunciano una temporanea chiusura nei prossimi giorni. Le misure adottate da esercenti e istituzioni, però, non bastano a fermare gli irresponsabili.

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