Ieri mattina, in piazza Matteotti, si è tenuta un’assemblea pubblica per discutere della questione impianto di smaltimento delle ecoballe e organizzare prossime iniziative per contrastarne la realizzazione. Attivisti, politici sono intervenuti per gridare il loro “No” a nuovi impianti inquinanti. Tra questi erano presenti anche i sindaci di Giugliano e Qualiano che hanno già palesato la loro contrarietà insieme ai primi cittadini di Villaricca e Calvizzano.
Assemblea contro impianto a Giugliano
Dall’assemblea, che ha visto la presenza di diversi comitati della zona giuglianese, è emersa la volontà di costituire un comitato trasversale che raccolga tutti. L’obiettivo a breve termine è quello di unirsi al ricorso già presentato dal Comune di Qualiano al Tar contro la struttura prevista a Ponte Riccio. Poi, mettere in campo, compatibilmente con la situazione sanitaria, attività di mobilitazione popolare anche se i lavori alla ex centrale turbogas sono già partiti.
“E’ sbagliata l’ubicazione, è sbagliata la metodologia – ha detto il primo cittadino di Giugliano, Pirozzi -. Noi sindaci abbiamo avuto il coraggio di opporci. Il problema non lo deve risolvere Giugliano. Ho avuto un confronto duro contro il vicepresidente Bonavitacola, ma non vendo il mio territorio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il collega di Qualiano.
Per i comitati e gli attivisti sono tanti i nodi da sciogliere ma chiare le richieste: “Chiediamo alle amministrazioni che devono rappresentare degnamente questa comunità martoriata. I comitati vengano coinvolti nelle scelte di destinazione di questo territorio”.
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