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Sono momenti di riflessione quelli che seguono alla tragedia della bimba di 6 anni morta al campo rom di Giugliano. Si esaminano soluzioni, si studiano strategie di contrasto alla situazione di abbandono e degrado in cui si trova l’insediamento di via Carrafiello. Mentre sindaco e prefetto si preparano alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza di domani, l’assessore regionale Mario Morcone lancia però un’accusa pesante all’amministrazione locale: “Le risorse ci sono. Doveva intervenire chi è stato eletto”.

Giugliano, bimba morta al campo rom: domani comitato per l’ordine e la sicurezza al comune

Sognava un futuro migliore, stava per tornare a scuola, la sua vita è stata spezzata a 6 anni dal degrado di quel campo. La morte della piccola Michelle lascia il grande rammarico tra chi lavora ogni giorno per i piccoli dell’accampamento di via Carrafiello: il clero di Giugliano e le associazioni impegnate nel cosiddetto progetto Abramo, come la cooperativa “La famiglia al centro”.

La bimba morta folgorata viene descritta come una piccola vispa e piena di gioia, anche se nata a ridosso di uno sgombero e vissuta sempre in quel fango. Era felicissima di andare a scuola, nell’istituto Alpi-Levi di Scampia. Ora la tragedia ha riaccesa i riflettori sull’emergenza abitativa di quell’accampamento. Domani, venerdì 19 gennaio, il prefetto di Napoli Michele Di Bari, che ha già visitato il campo, presiederà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà al comune di Giugliano.

Sul tavolo le possibili strategie per accompagnare le circa 500 persone fuori da quel ghetto. Non solo la questione abitativa ma anche un rafforzamento dell’accompgnamento all’istruzione. Già oggi sono una cinquantina i bambini che frequentano elementari e medie del territorio. Lì però si continua a vivere in una situazione di insostenibile degrado e illegalità diffusa.

Duro commento dell’assessore regionale: “Risorse ci sono. Intervenga chi è stato eletto”

Punta il dito contro l’amministrazione locale l’assessore regionale alla sicurezza Mario Morcone, interpellato dalla nostra redazione: “Quella della bimba è una vicenda straziante e ci colpisce proprio nel momento in cui si stava portando avanti la scolarizzazione dei minorenni del campo. Sono però sconcertato da quello che leggo sui giornali. La Regione non ha operativamente un ruolo da svolgere. Ha messo a disposizione delle risorse col progetto Abramo tre anni fa e parte di quelle risorse sono ancora lì: chi dovrebbe fare le cose è chi è stato eletto a Giugliano e la Prefettura che dispone delle forze dell’ordine”. E poi conclude: “Se servono altre risorse, siamo disponibili a metterle in gioco ma non abbiamo le competenze per intervenire in un territorio che non ci appartiene”.

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