Sono tempi difficili per i commercianti, costretti a fronteggiare la crisi energetica e a pagare bollette sempre più salate. Alla silenziosa protesta dei tanti negozianti che hanno esposto le ultime fatture dei fornitori in vetrina si aggiunge anche il “Moma Bistrò Café”, noto risto-bar di via Giuseppe Di Vittorio, da anni punto di ritrovo per giovani e adulti. La titolare, Melania Tesone, si è ritrovata, nel giro di pochi mesi, a pagare il quadruplo o in quintuplo degli importi che era abituata a pagare in passato.
Giugliano, bolletta impazzita da 5600 euro: noto risto-bar la espone in vetrina
L’ultima bolletta ricevuta il 4 settembre dal “Moma” riporta un totale di 5623 euro da saldare entro il 19 del mese. Un conto salatissimo che rischia di mettere in difficoltà uno dei tanti commercianti giuglianesi chiamati a sopportare le conseguenze di un’inflazione che ha visto impennare i prezzi delle materie prime e in particolare del gas dall’inizio del conflitto in Ucraina. E così, mentre il Governo lavora a un nuovo decreto aiuti a sostegno delle imprese, al momento i titolari delle attività commerciali pagano il costo più salato della crisi. Il “Moma” ha deciso di non alzare il listino prezzi per i clienti ma in segno di protesta ha affisso l’ultima bolletta in vetrina.
Un gesto che attraverso un filo invisibile unisce il “Moma” ad altri negozi della zona, come il bar “Fumo e Caffè” di Villaricca, nei pressi della rotonda Maradona, che la scorsa settimana ha mostrato ai clienti una fattura da 15mila euro, o il titolare della pizzeria “Gorizia” di Napoli, che ha pubblicato i costi delle forniture energetiche nello scontrino da emettere ai clienti per sensibilizzarli al problema dell’inflazione. Ben più grave invece la situazione di altri imprenditori, come Ferdinando Fabiano, costretto a chiudere 2 dei 5 supermercati di cui è titolare tra Napoli e provincia per l’incapacità di sostenere i costi fissi dopo l’aumento dei prezzi di gas ed elettricità.