GIUGLIANO. A poco più di sei mesi dall’inizio della campagna elettorale a Giugliano i motori sono più che caldi. Cinque consiglieri di Poziello lo hanno abbandonato dichiarandosi indipendenti ma restando ben saldi alla poltrona: la fascia tricolore non ha più una maggioranza ma poco importa perché questa mossa servirà solo a permettere a cinque transfughi di poter candidarsi contro Poziello dove fiuteranno la vittoria.
Il sindaco intanto sembra vicinissimo a Italia Viva visto che il suo braccio destro Guido Mariniello ha aderito al movimento fondato da Renzi e con lui anche l’assessore Paolo Conte. Una mossa questa che potrebbe liberare un asse Pd e Movimento 5 Stelle su un candidato civico salvo però trovare un ruolo ai due papabili candidati dei rispettivi partiti ovvero Nicola Pirozzi e Nicola Palma. Certo se i due Nicola stringessero un patto l’asse sarebbe quotato dai più come vincente. Il nome in campo potrebbe essere quello ad esempio di Emanuele D’Alterio bocciato dai Dem alle passate elezioni troppo presto e che conta sull’amicizia di Cantone.
Nubi nel centro destra dove dopo lo scivolone di Salvini l’unico a tentare di unire il quadro potrebbe essere o Pietro Giuseppe Maisto o anche qui un nome della società civile, ma c’è da capire chi? Restano però sempre in prima linea Alfonso Sequino forte del tandem con Anna Russo e Luigi Guarino vicino alla Lega.
Di liste civiche ad oggi non si parla molto ma di certo spunteranno come funghi. Sotto elezioni si sa tutti vogliono tornare a fare politica oggi ad esempio dopo mesi di assenza si rivedono i socialisti guidati dal più che esperto Antonio Ferraro.