Giugliano. Spunta anche l’omicidio di Giuliano D’Alterio, custode dal Parco G. B. Futura ucciso nel 2012 a 47 anni, tra le carte dell’ordinanza che ieri ha raggiunto 8 persone ritenute appartenenti al gruppo degli scissionisti del clan Mallardo ed organizzatori di un’associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di droga a Giugliano.
La vittima, spiegano gli investigatori, sarebbe stato incarito di custodire armi e veicoli per contro delle ‘palazzine’ e gli alleati dal clan Amato-Pagano di Melito ed ucciso proprio da quel gruppo. A raccontarlo è stato ancora una volta il collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi. Un patto segreto tra scissionisti giuglianesi e melitesi che D’Alterio avrebbe minacciato di raccontare ai vertici dei Mallardo per timori di ritorsioni. Motivo per cui sarebbe stata decisa l’eliminazione da parte dei capi del gruppo delle palazzine che volevano evitare uno scontro anticipato con i Carlantonio.
Nel delitto, racconta ancora Pirozzi, sarebbero stati coinvolti Pino Mele, Gennaro Catuogno ‘o Scoiattolo, Michele Di Biase detto Paparella e suo figlio Nello, oltre ad alcuni soggetti di Napoli. Il guardiano fu ucciso dopo aver parcheggiato l’auto in via Antica Giardini, raggiunto da circa 10 proiettili di cui 3 alla nuca. Ora gli investigatori dovranno valutare se ci sono riscontri alla rilveazioni di Pirozzi sull’agguato al custode nel giugno 2012.