GIUGLIANO. Due giorni dopo le dimissioni del vicesindaco Mallardo a Giugliano, c’è ancora fermento intorno alla notizia. Da più parti arrivano le reazioni e i commenti a quanto accaduto.
Dalla maggioranza continuano a ribadire che la scelta del numero 2 di Pirozzi è dettata da “motivazioni strettamente personali”. Ma questo non convince l’opposizione che chiede “venga fatta chiarezza visto che Mallardo è il terzo assessore che lascia la giunta Pirozzi in 8 mesi di amministrazione”.
Giugliano, dimissioni del vicesindaco: le reazioni
Il sindaco dice che la sua maggioranza “gode di ottima salute, è unita, compatta e determinata nel raggiungimento degli obiettivi programmatici e di un’idea di città che rappresenta un collante indissolubile tra le forze della coalizione”. Poi annuncia che ci sarà “nel breve periodo un rilancio dell’amministrazione attraverso la nomina di una giunta ancora più forte e rappresentativa”.
Il Movimento 5 stelle cittadino smentisce qualsiasi voce di crisi interna e si schiera dalla parte del primo cittadino. “Ribadiamo il nostro sostegno al sindaco e lo invitiamo ad andare avanti per completare questo indispensabile processo di cambiamento nell’azione del governo del territorio – scrivono in una nota -. Siamo convinti che questa maggioranza e questo sindaco possano e debbano continuare, come già è stato fatto in questo inizio di consiliatura, a realizzare una nuova fase di buon governo attraverso la programmazione e la realizzazione di un’idea di città”.
Ma dalla minoranza, se da un lato il centrodestra spera che “Mallardo possa tornare presto al suo posto” nelle parole di Paolo Liccardo, dall’altro ai consiglieri Sequino, Conte e Iovinella non convincono le motivazioni date dalla maggioranza e tuonano contro il sindaco. “La convinzione di essere migliori, capaci e competenti più degli altri, questa presunzione di superiorità, tipica di una certa sinistra che in questa città ha fatto il bello e il cattivo tempo, crolla davanti alle evidenze. Pirozzi non si è dimostrato sino ad oggi all’altezza del ruolo” tuona l’esponente di minoranza Luigi Sequino. A fargli eco è il collega Francesco Iovinella: “E’ un’amministrazione dove chi ha capacità, serietà e voglia di spendersi per la città non può avere spazio, non può lavorare – scrive in un post -. Perché è mortificato, bloccato da tanta incompetenza, da sola propaganda, da azioni di apparenza e di progetti dalla dubbia sostanza ed utilità finanziati a chi si deve”.
“Sono mesi in cui il Sindaco è impegnato più nell’attività sartoriale di “cuci e ricuci” piuttosto che realizzare il suo programma elettorale. Una retorica che ha sconfinato i limiti della tolleranza – scrive Paolo Conte -. Se questo, poi, lo dobbiamo chiamare “indispensabile processo di cambiamento” (come definito dal Movimento 5 Stelle), con un centro destra silente, fermo lì a fregarsi le mani e forse avanzare pretese di maggiore “spazio” in Maggioranza, si sta per aprire una nuova stagione di “spartizione” delle poltrone. In tutto questo chi si occupa e preoccupa dei problemi complessi di questa Città?”.