Giugliano, droga nelle Palazzine: assoluzione per il clan di Paparella. I nomi

Sentenza clamorosa per il clan scissionista delle palazzine INA Casa di Giugliano. Nel processo celebrato con rito abbreviato davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Napoli, Fabio Provvisier, gli imputati hanno ricevuto un’assoluzione. Si tratta di Davide Barbato, Domenico Chiariello, Cuciniello Ernesto, Aniello Di Biase (detto Paparella), Francesco Di Nardo, Giuseppe Mele, Crescenzo Panico e Francesco Sarracino. Respinte dunque le richieste di condanna del pubblico ministero della DDA.

Le richieste di condanna per il clan delle Palazzine

La pubblica accusa aveva chiesto per il clan delle palazzine di Giugliano 12 anni di carcere per Davide Barbato, 11 anni per Chiariello, 12 per Cucicniello, 14 anni e sei mesi per il figlio di Paparella, 12 per Francesco Di nardo, 16 per Mele, 12 per Panico e Sarracino.  Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Celestino Gentile, Alfonso Palumbo, Michele Giametta, Salvatore Cacciapuoti, Luigi Poziello, Alessandro Caserta, Rocco Ascanio, Leopoldo Perone.

Il gruppo degli Scissionisti del clan Mallardo

Gli imputati sono ritenuti appartenenti all’ala scissionista del clan Mallardo. Nel giudizio abbreviato rispondevano di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Proprio la droga sarebbe stata la causa scatenante della faida-lampo del gruppo con base in via Montessori, a Giugliano, con la vecchia guardia del Selcione. Alcuni imputati sono imputati in altri processi con l’accusa di associazione mafiosa, estorsione ed armi. L’inchiesta madre era stata suddivisa in due filoni giudiziari differenti, tra cui, appunto, quello trattato nel corso dell’udienza che si è tenuta stamattina in merito allo spaccio in città.

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