Giugliano, febbre a 39 e affanno. Maria Rosaria guarita dal covid-19 grazie a cura Ascierto

E’ una storia di speranza e sofferenza quella di Maria Rosaria Esposito, una donna di Giugliano guarita dal Covid-19 dopo un lungo calvario che l’ha portata lontana dalla sua famiglia e dai suoi figli.

Giugliano, Maria Rosaria Esposito guarita dal Covid: “La febbre aumentava ma i tamponi uscivano negativi”

L’odissea della Maria Rosaria comincia a fine febbraio. Dopo aver viaggiato per lavoro tra Brescia e Ancona, il 22 febbraio torna a casa e avverte i primi sintomi influenzali. “Credevo fosse lo stress, o un ritorno di bronchite. E invece non stavo bene: prima la tosse e poi l’affanno. Ho iniziato una cura di antibiotici, ma la situazione peggiorava. La febbre è salita a 39 ed è rimasta così per otto giorni. A quel punto ho deciso di fare il tampone. Avevo capito che dentro di me cresceva qualcosa che non riuscivo a gestire”.

Il primo tampone fatto il 18 marzo dà esito negativo. La donna rientra a casa risollevata, soprattutto per i suoi tre figli. Il 23 marzo viene richiamata dall’ospedale per un nuovo tampone. Anche questo risulta negativo. Un esito insolito, anche perché, nel frattempo, le condizioni di salute di Maria Rosaria peggiorano  a vista d’occhio: perde 4 chili e non si sente più le forze. “Ho vissuto isolata in una stanza per paura di contagiare i miei familiari – dichiara a Tele Club Italia -. Sono stata altri cinque giorni a casa. A quel punto ho fatto un esame del sangue. Lì abbiamo scoperto che il mio organismo aveva sviluppato gli anticorpi per il coronavirus”.

La salvezza con la cura Ascierto

L’incubo prosegue in un reparto Covid. La mamma giuglianese vive per diversi giorni all’interno di una tenda, isolata dal mondo, con tanti medici e infermieri “scafandrati” che la assistono come in un astronave. “Lì ti rendi conto che sei solo di passaggio – spiega Maria Rosaria – Ho conosciuto alcuni compagni di questo viaggio. Dopo quattro giorni però, una delle voci amiche con cui parlavo mentre ero intubata non ce l’ha fatta”.

Dopo due terapie fallimentari, Maria Rosaria viene sottoposta alla cura anti-reumatoide del dottore Ascieto. La cura funziona. “Nel giro di 48 ore sono rinata – racconta la donna – sono tornata a respirare come se fosse la prima volta. Non ho avuto più quella sensazione opprimente al torace che avevo prima. Quando sono tornata a casa, ho completato il mio percorso e ho potuto baciare di nuovo i miei figli dopo 4 tamponi negativi. Oggi prosegue la mia lotta al Covid-19, ma da donatrice di plasma”.

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