Giugliano. La Minerva termina la sua XI edizione del Premio letterario offrendo al pubblico un incontro conclusivo tutto in rosa. Quest’ anno, infatti, la competizione ha avuto come finaliste tre scrittrici, i cui libri sono accomunati da un tema che ha appassionato e conquistato la vasta ed eterogenea platea di lettori: il dolore delle donne.
I libri in questione sono Per amore di Lisa Ginsburg, Non smetto di avere freddo di Emilia Bersabea Cirillo e L’anno breve di Caterina Venturini. La maggior parte dei votanti sono stati i giovani studenti dei licei statali Renato Cartesio e A. M. De Carlo di Giugliano, che hanno avuto anche la possibilità di porre domande alle scrittrici (addirittura anche tramite un collegamento transoceanico), rendendo l’incontro ancora più costruttivo.
Alla serata erano presenti anche Antonella Cilento, Bianca Granata, Francesco Costa, Francesco Durante e Wanda Marasco, componenti della giuria tecnica che, in maniera veloce ma dettagliata, ha valutato e descritto i libri esaltandone i contenuti letterari.
E’ stata molto gradita, inoltre, la partecipazione dell’Amministratore comunale Luigi Sequino, che ha definito l’associazione Minerva un bene necessario da sostenere per garantire la crescita della civiltà poiché, come ha ribadito anche la responsabile dell’associazione Bianca Granata, “la politica deve ascoltare la cultura”.
Dopo lo spoglio dei voti e la suspance è stata dichiarata vincitrice dell’XI edizione del Premio Minerva Emilia Bersabea Cirillo con Non smetto di avere freddo. La scrittrice, emozionata ed entusiasta, ci ha gentilmente rilasciato alcune dichiarazioni.
“Cosa ne pensa di questa competizione in rosa?”
“Mi sembra una bellissima cosa aver scelto tre scrittrici, perché si parla tropo poco delle produzioni letterarie femminili e poi sono poche le persone che, come noi, sanno parlare del dolore che, purtroppo, fa parte della vita. Per questo sono contenta del fatto che siano state riunite delle donne in questa competizione, che mi è sembrata più un affettuoso confronto.”
“Cosa crede che abbia motivato i lettori a votare il suo libro?”
“ Penso che i lettori abbiano votato il mio libro perché ho scritto di una storia comune, ho raccontato la vita di una donna piena di dubbi ed indecisioni, che vive un’amicizia fortissima con un’altra donna. E’ una storia in cui l’amicizia rappresenta un vincolo molto forte, che non dà scampo, essendo più forte dell’amore e, per questo motivo, credo che abbia catturato l’attenzione del pubblico votante.”
Di Federica Iodice