Aumentano i contagi registrati al campo rom di via Carrafiello a Giugliano. Secondo fonti Asl, i cittadini di etnia rom risultati positivi sono ben 82, 65 in più rispetto a quelli registrati ieri.
Giugliano, focolaio al campo rom: 82 positivi, ma 200 cittadini non vogliono fare il tampone
Finora i tamponi effettuati sulla popolazione rom sono 257. Ma all’appello per lo screening di massa mancano ancora 200 persone. Quest’ultime si sono rifiutate di sottoporsi al tampone, impendendo così agli operatori dell’Asl Napoli 2 Nord di accertare eventuali nuovi positivi al Covid-19.
Intanto l’Asl locale continuerà a fornire assistenza ai residenti positivi e a convincere i cittadini restii ad effettuare il tampone. Del focolaio scoppiato al campo nomadi di via Carrafiello ne ha parlato anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua consueta diretta del venerdì. “Abbiamo fatto il tracciamento di tutti i familiari e 8 sono risultati positivi. Poi abbiamo avviato una campagna di screening in generale: su 402 rom censiti, si sono sottoposte al tampone 270 persone. Altri non hanno ritenuto di fare il tampone”, ha fatto sapere De Luca.
Ieri pomeriggio sono state consegnate le derrate alimentari destinate al campo rom giuglianese. Il Comune di Giugliano ha acquistato 100 confezioni d’acqua per i cittadini finiti in zona rossa. Diverse le associazioni in campo per questa operazione di solidarietà a sostegno della popolazione rom, tra queste anche la Caritas di Giugliano. La zona rossa, istituita dal governatore campano attraverso un’ordinanza, durerà fino al 15 settembre. Fino ad allora, e se non verranno adottati nuovi provvedimenti, è fatto obbligo di isolamento domiciliare, con divieto di allentamento dalle abitazioni, ai cittadini aventi residenza, domicilio o dimora presso il campo nomadi di via Carrafiello. Inoltre, non è consentito entrare e uscire dall’area, come previsto dall’ordinanza.