Giugliano, il baby rapinatore ammette tutte le responsabilità. Ora è in carcere a Nisida

Ha ammesso tutte le responsabilità il sedicenne arrestato ieri per una rapina a Succivo. Il ragazzo di Giugliano nell’interrogatorio di garanzia di questa mattina in presenza del suo avvocato Domenico Fontanella non ha negato quanto accaduto. Il ragazzo si trovava già in carcere per la rapina a Cellole di qualche settimana fa quando fu arrestato in flagranza di reato. Per questa rapina tra l’altro è stato predisposto il giudizio immediato. Il ragazzo ora è nel carcere di Nisida perché i magistrato pensano che possa reiterare il reato.

Ore 18.54 Nella mattinata odierna, i carabinieri del Comando Stazione di Sant’Arpino (CE), hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare presso l’istituto di permanenza dei Minori di Nisida (NA) emessa dal Gip del Tribunale per i Minori di Napoli a carico di un 16enne di Giugliano in Campania, ritenuto uno degli autori della rapina consumata presso la Banca Popolare di Bari, ubicata in Sant’Arpino, verificatasi lo scorso 26.06.2014.
Nella circostanza il giovane, unitamente ad un complice, fece irruzione nell’istituto bancario armato di taglierino e sotto la costante minaccia dell’arma si face consegnare da un impiegato la somma in contanti di euro 1.000 circa, custoditi nella cassa.
Lo poi, per guadagnarsi la fuga, prese in ostaggio, per il tempo strettamente necessario, un dipendente della banca ed un cliente, che liberò nel momento in cui altri dipendenti dell’istituto gli aprirono le porte per consentirgli di uscire dall’istituto di Credito.
I militari, a seguito di meticolose indagini sono riusciti a risalire alla identità del minore attraverso la comparazione dei filmati di videosorveglianza dell’istituto di credito.
Il provvedimento odierno è stato adottato grazie ad un piano di contrasto ai reati predatori in genere, attuato dalla Compagnia Carabinieri di Marcianise in ordine alle disposizioni impartite dal Comando Provinciale di Caserta e basato su due fasi, la prima, preventiva attraverso specifici controlli del territorio, e la seconda repressiva, attuata attraverso l’attuazione di mirate attività d’indagine indagine.

 

 

Comunicato Stampa

Ti potrebbe interessare

Torna in alto