Giugliano, il calvario di Francesco deceduto a 22 anni. Il fratello: “Lo hanno fatto morire”

Pozzuoli-Castel Volturno. Non è stato un tumore a stroncare la giovane vita di Francesco Cincinnato, 22enne di Giugliano, come si era scritto in un primo momento, ma un problema serio all’intestino che, secondo quanto affermano i familiari del giovane, sarebbe stato sottovalutato dal personale medico dell’ospedale Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli. Un presunto caso di malasanità, dunque, che potrebbe innescare un’inchiesta giudiziaria.

Il calvario del ragazzo ha inizio oltre un settimana fa: Francesco, affetto sin da piccolo da una distrofia muscolare che lo costringe a stare su una sedia a rotelle, a metà febbraio presenta i sintomi classici dell’influenza stagionale, che si protraggono per quindici giorni, e ai quali si aggiungono anche forti dolori allo stomaco.

La famiglia del 22enne, preoccupata dalla persistenza dei sintomi, decidono di trasportalo al nosocomio flegreo per una visita medica. Così il ragazzo viene sottoposto a tutti gli accertamenti di rito e a una radiografia. Ma non c’è altro,  secondo i medici, se non una banale influenza alla base del malessere del giovane: “Ci hanno detto che Francesco non presentava nulla, che i dolori che accusava fossero sue fisse – spiega Enrico, fratello di Francesco – Addirittura hanno insinuato che lui fosse depresso e che dovesse prendere degli antidepressivi”. Per tre volte il 22enne viene dimesso, senza ulteriori approfondimenti.

Intanto, però, i dolori allo stomaco incalzano, si fanno sempre più acuti e lancinanti. Per Francesco svolgere qualsiasi attività quotidiana diventa un’ardua impresa. Per i familiari del ragazzo non resta altro che accompagnarlo nuovamente in ospedale, questa volta però al Pineta Grande di Castel Volturno. Giunti al pronto soccorso, i medici non perdono tempo ed eseguono una radiografia e successivamente una TAC. I risultati non lasciano spazio ad altre ipotesi, il verdetto medico è chiaro: Francesco deve essere operato d’urgenza perché parte del suo intestino presenta delle lacerazioni a quanto pare dovute anche dall’assunzione di farmaci non adatti. Nel frattempo il ragazzo viene portato in sala operatoria, dove l’intervento chirurgico riesce senza complicazioni.

Ma le condizioni di Francesco, però, precipitano a distanza di poche ore dall’operazione: il 22enne ha una crisi respiratoria. “Aveva difficoltà a respirare, alcuni liquidi in eccesso si erano accumulati nei polmoni. L’ossigeno non riusciva più ad arrivare al cervello, fino a quando non ha avuto un principio d’infarto. E’ stato terribile”, racconta il fratello ripercorrendo quei momenti drammatici. L’equipe medica riesce a rianimarlo, sembra che Francesco stia bene. Ma domenica mattina il 22enne ha un arresto cardiocircolatorio, che non gli lascia scampo. “Siamo sotto choc, abbiamo perso all’improvviso Francesco. Tutti devono sapere com’è andata, l’inferno che lui ha vissuto”. Poi l’annuncio di percorrere le vie legali: “Non escludiamo la possibilità di intentare una causa per avere giustizia dopo la celebrazione dei funerali”.

Di Silvia D’Angelo 

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