Si era ritrovato a fare solo da tramite ma senza condividere le condotte illecite. È il concetto espresso dai giudici del Riesame di Napoli che hanno completamente scagionato l’avvocato Francesco Smarrazzo, annullando la misura dei domiciliari che era scattata per la vicenda legata al centro sportivo Anthares di Giugliano. Smarrazzo è difeso dagli avvocati Antimo D’Alterio e Feliciano Taglialatela. L’inchiesta ha coinvolto anche l’ex consigliere comunale Paolo Liccardo e l’ex dirigente comunale Giuseppe De Rosa, entrambi agli arresti con l’accusa di concussione.
Giugliano, inchiesta Anthares. Il Riesame: “Smarrazzo libero perché ha fatto solo da tramite”
Per gli inquirenti della procura di Napoli Nord, il gestore della struttura sportiva di Campopannone avrebbe ricevuto una richiesta di tangente da 30mila euro (poi divenuta da 20mila) per evitare problemi con la concessione comunale, dopo alcuni problemi sorti col controllo della Polizia Municipale nel centro sportivo. L’imprenditore avrebbe così consegnato una borsa con 15mila euro poco prima di denunciare. Somma rinvenuta dalla Guardia di Finanza, ad inizio settembre, nello studio dell’avvocato Smarrazzo (cugino dell’ex consigliere Liccardo) ma che sarebbe stata portata dal suo socio di studio, legale del gestore dell’Anthares ed ingaggiato proprio per risolvere le problematiche emerse. Le pressioni con la presunta minaccia di ritiro della convenzione sarebbero state esercitate però solo dal politico e dall’ex dirigente De Rosa.
Secondo gli elementi raccolti, comprese intercettazioni ed interrogatori, “non emerge la condotta dell’avvocato Francesco Smarrazzo nella condotta estorsiva del cugino” scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni del provvedimento. “Un mero nuncius (un messo, un tramite, ndr) della controparte senza mai assumere comportamenti ulteriori”. Motivo per il quale è stata revocata la misura cautelare per Smarrazzo. Tornato in libertà visto che non ci sono gravi indizi di colpevolezza.