Un grave caso di violenza sessuale è emerso all’interno di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) a Giugliano. La vittima, un’infermiera, sarebbe stata abusata dal suo superiore, in un episodio inizialmente classificato come “molestia”.
Giugliano, infermiera abusata da un suo superiore in una RSA
Grazie all’intervento degli avvocati dello Studio Legale Associato Maior – Filippo Castaldo, Michele Francesco Sorrentino e Pierlorenzo Catalano – la Procura ha riqualificato il reato come violenza sessuale aggravata, riconoscendo la gravità della situazione e il contesto lavorativo in cui è avvenuta.
L’infermiera, profondamente traumatizzata, ha lasciato il lavoro e sta affrontando un percorso di supporto psichiatrico per superare le conseguenze dell’accaduto. Il medico legale, Dott. Marcello Lorello, ha prodotto una dettagliata relazione sui danni fisici e psicologici subiti dalla donna, confermando la gravità degli abusi.
“Quanto accaduto alla nostra assistita non è una semplice molestia, ma un atto di violenza sessuale aggravata. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso”, hanno dichiarato gli avvocati dello Studio Maior, sottolineando l’importanza del loro intervento per attivare il codice rosso. Questo ha garantito alla vittima il supporto legale e psicologico necessario in un momento così delicato.
Le indagini sono ancora in corso, e i legali Castaldo, Sorrentino e Catalano hanno assicurato che continueranno a offrire il massimo sostegno alla loro cliente, determinati a far sì che il responsabile risponda dei propri crimini. “Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e restiamo in attesa degli sviluppi investigativi”, hanno aggiunto.