Racket all’inquilino, arriva la sentenza con condanne ed anche clamorose assoluzioni per gli esattori del clan Mallardo. Alla sbarra Pietro Tortorelli, Emanuele Piscopo, Vincenzo Fabio Poziello, Francesco Sarracino e Ada Livigni. Il Giudice del Tribunale di Napoli ha condannato, a vario titolo, per estorsione ed armi aggravate dal metodo mafioso, assolvendo gli imputati dal reato di rapina, riconoscendo a tutti gli imputati le circostanze attenuanti generiche ed escludendo la recidiva.

Giugliano, inquilino nella morsa del racket del clan Mallardo: arrivano la sentenza, condanna ed assoluzioni
- ⁃ Tortorelli Pietro: 4 anni 8 mesi di reclusione (difeso dall’avvocato Marco Sepe);
- ⁃ Emanuele Piscopo: 4 anni di reclusione (difeso dall’avvocato Alessandro Caserta e da Michele Giametta);
- ⁃ Poziello Vincenzo Fabio 4 anni di reclusione (difeso dagli avvocati Luigi Poziello e Dario Carmine Procentese);
- ⁃ Ada Livigni 2anni 2 mesi di reclusione (difesa dall’avvocato Marco Sepe e Leopoldo Perone);
- ⁃ Sarracino Francesco 4 anni di reclusione (Avvocati Celestino Gentile e Rocco Ascanio)
I fatti
Gli arresti risalgono a febbraio 2024. Secondo la ricostruzione della Procura, su mandato del proprietario di casa, Nicola Della Ragione, Tortorelli, Poziello, Sarracino e Piscopo si sarebbero presentati nell’abitazione occupata in affitto dalla vittima, intimandogli di consegnare 20mila euro e di lasciare l’appartamento entro 15 giorni. Dalle indagini è infatti emerso che Della Ragione avrebbe chiesto ad esponenti del clan di intervenire per risolvere, con metodi intimidatori, la diatriba sorta con il locatario. Per convincere l’inquilino ad andare via entro fine gennaio l’avrebbero addirittura malmenato e minacciato la compagna.