Giugliano, la stangata del giudice sportivo. La reazione di Sestile, patron del Giugliano. Polemiche per il comunicato della commissione

Cinque punti di penalizzazione da scontare nella stagione in corso, le prossime sette gare interne da disputare a porte chiuse e la partita incriminata, quella con la Virtus Volla, persa a tavolino. E’ questa la sentenza emessa ieri dal giudice sportivo, Gaetano Anella, alla luce del referto arbitrale e del commissario di campo e in merito agli incresciosi episodi di violenza verificatisi nell’intervallo di Giugliano-Virtus Volla, match valido per il campionato di Eccellenza. Una sentenza per certi versi attesa ma che non avrà ripercussioni sulle future scelte della società gialloblu, i cui vertici hanno già deciso di ritirare la squadra dal campionato in corso.

Il dado è tratto, insomma. L’avventura del Giugliano calcio nel campionato di Eccellenza, indipendentemente dalla sentenza di ieri del giudice sportivo, era già da considerarsi archiviata. “Rispetto le decisioni della giustizia sportiva e condanno ancora una volta ogni forma di violenza – commenta Salvatore Sestile, patron dei gialloblu – Ho investito tanto in questo campionato e mai avrei immaginato un epilogo del genere. E’ vero, vige ancora il concetto di responsabilità oggettiva, ma chiedo cosa possano realmente fare le società, specie quelle dilettantistiche, per arginare questi fenomeni di violenza. Siamo anche noi delle vittime – aggiunge Sestile – lo è la società, che tanti sforzi ha profuso in questi anni per riportare il calcio in una grande città come Giugliano; sono delle vittime anche i nostri atleti: giovani affranti per quel che è accaduto e che, come se non bastasse, hanno visto svanire il sogno dei playoff”. Scongiurata la radiazione e l’esclusione dal campionato, quale sarà il futuro del Giugliano calcio? Di ipotesi, al momento, il massimo dirigente del Giugliano preferisce non farne. “Molti hanno tentato di farmi desistere dal mio intento, ma la scelta è stata presa. Siamo ancora distrutti dal punto di vista psicologico – conclude – è venuta meno la voglia di crederci e lottare. Al calcio non voglio pensare, siamo scossi”.

A cinque giorni dalla maxi rissa del Vallefuoco di Mugnano, intanto, fa sentire la propria voce anche la commissione straordinaria del Comune. “Porgiamo le nostre scuse ai sindaci di Volla e Mugnano – recita la nota diramata ieri dal Comune – e confidiamo che simili episodi non si ripetano più. Porgiamo inoltre il nostro ringraziamento alle forze dell’ordine, che sono intervenute isolando i responsabili dei fatti e mettendo fine immediatamente alle violenze scatenatesi. Condanniamo – scrivono ancora i commissari prefettizi – tali comportamenti, violenti e ingiustificati, a maggior ragione in questo particolare momento per la città, che vede le istituzioni impegnate sul fronte del ripristino della legalità e la civile convivenza”.

Tante le polemiche per il comunicato che non fa nemmeno un cenno a Sestile. Nessuna solidarietà al presidente dalla triade prefettizia.

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