Giugliano, lampade votive spente. Sequino e Iovinella: “Disservizi senza avvisare cittadini”

GIUGLIANO. Diversi cittadini hanno ritrovato in questi giorni le lampade dinanzi ai propri cari nel cimitero spente. I consiglieri della minoranza di centrosinistra, che hanno presentato anche una richiesta di accesso agli atti, hanno fatto sapere che il Comune avrebbe rescisso il contratto con la società che si occupa del servizio per inadempienze e da qui sarebbero state spente le luci, nonostante i pagamenti regolari dei cittadini. 

Giugliano, lampade votive spente

“Nessuno ha informato i cittadini che per la società Lumina, che aveva in concessione il servizio, il 06/04/2023 veniva dichiarata la decadenza formale del contratto di concessione per inadempienze rispetto a quello firmato nel 2005 con il nostro Comune – spiega il consigliere Francesco Iovinella – e che, “pertanto non è più addetta a svolgere il servizio nè eventuali altre attività, nè ad emettere o incassare fatture. Da questa data il caos. Chi deve informare e aggiornare e tutelare i giuglianesi? Intanto stanno arrivando ai cittadini bollette per l’annualità 2023 a nome della Società Luminia srl, non più titolata all’emissione dell’intera quota annuale”. 

Al cimitero ha anche chiuso lo sportello che si occupava della riscossione del canone e c’è un cartello con scritto: “Per lampade votive recarsi al Comune”. “Ormai è prassi: si crea un disservizio senza che venga data notizia e i cittadini si trovano da un giorno all’altro in balia del l’anarchia e dei disservizi – tuona il consigliere di minoranza Luigi Sequino -. Sono 15 anni che la delega al cimitero è ad appannaggio di una parte politica ben precisa e non sarebbe un fatto negativo se le cose funzionassero, anzi si sarebbe potuta determinare una continuità positiva nella gestione invece disservizi su disservizi, false promesse su false promesse: si creano aspettative giocando con il dolore della gente”. 

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