Giugliano, Luigi non ce l’ha fatta: la città si era mobilitata per salvarlo dal linfoma

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Non ce l’ha fatta Luigi Gargiulo, il 58enne di Giugliano affetto da da linfoma Non-Hodgkin aggressivo. Ieri pomeriggio l’uomo è spirato nonostante la città si fosse mobilitata per salvarlo e dargli un’altra speranza di vita.

Il decesso

Purtroppo Luigi Gargiulo aveva un linfoma molto aggressivo, refrattario ad ogni forma chemioterapia in Italia. Solo in Israele gli hanno dato una speranza di guarigione. Una corsa contro il tempo. Il 58enne infatti avrebbe dovuto finanziare i costi della terapia grazie al sostegno degli amici e dei conoscenti giuglianesi. La famiglia, nonostante gli sforzi, non era riuscita a racimolare la somma necessaria. Attraverso una raccolta spontanea online, in questi giorni i parenti avevano raccolto 10mila euro, ma ne occorrevano circa 250mila.

Il lutto per Luigi Gargiulo

La notizia ha fatto rapidamente il giro della città. Tanti i messaggi di cordoglio apparsi in queste ore anche sul suo profilo Facebook. “Un padre esemplare, un grande lavoratore: hai fatto una vita di sacrifici. Ti porterò sempre nel mio cuore”, scrive il nipote Vincenzo.

Il Linfoma Non-Hodgkin

Il linfoma è un tumore che prende origine nel sistema linfatico, ovvero nelle cellule e nei tessuti che hanno il compito di difendere l’organismo dagli agenti esterni e dalle malattie e di garantire una corretta circolazione dei fluidi nell’organismo. I linfomi non-Hodgkin (LNH) sono un gruppo eterogeneo di tumori che colpiscono in genere la popolazione adulta e anziana e in Italia rappresentano circa il 3 per cento di tutte le neoplasie. Molto spesso il linfoma non-Hodgkin si presenta con un ingrossamento dei linfonodi in diverse sedi (collo, inguine, eccetera), ma è comunque importante ricordare che nella maggior parte dei casi tale l’ingrossamento non è legato alla presenza di un linfoma, ma a un’infezione più comune che viene contrastata dal sistema immunitario

 

 

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