Giugliano, mazzata per le casse del Comune: arriva una condanna da 6 milioni di euro

Una tegola si abbatte sulle casse del Comune di Giugliano. Una sentenza che condanna l’ente di Corso Campano a pagare quasi 6 milioni di euro. E’ questo quanto stabilito dal giudice a seguito di un ricorso presentato da una ditta che si occupava di smaltimento rifiuti dal 1997 al 2001. Ebbene sì la vicenda risale ormai a oltre 20 anni fa. 

Ma proviamo a ricostruire i fatti. La ditta in questione è la Sates, aggiudicataria del servizio di smaltimento rifiuti dal 97 al 2001. Nel 2005 la ditta ha chiesto la condanna del comune di Giugliano al pagamento della revisione del prezzo di appalto e alla restituzione delle penali irrogate dal comune, oltre che interessi e spese di giudizio. Nell’appalto c’era una clausola che prevedeva il divieto di revisione prezzi per evitare che in corso d’opera le varie ditte potessero chiedere adeguamenti e che dunque potessero rimpinguare dalle casse del Comune. La ditta ha impugnato proprio questa clausola.  

Dopo un complesso iter processuale, il giudizio si è concluso con una sentenza con cui il comune di Giugliano viene condannato al pagamento di oltre 5milioni 700mila euro. 

Per alcuni giorni dagli uffici hanno bloccato i pagamenti di contributi e spese simili, ma adesso la situazione sembra essere tornata alla normalità.

I legali difensori del comune hanno presentato ricorso in appello e in primis hanno chiesto la sospensiva della sentenza. Questo perchè la legge prevede che le sentenze in primo grado siano immediatamente esecutive, praticamente la ditta potrebbe richiedere da un momento all’altro il pagamento dei 6 milioni di euro. Ad agosto sarà discussa la sospensiva che dovrebbe congelare la decisione del giudice in attesa poi del verdetto in appello. Sentenze di questo genere con simili importi non ce ne sono state negli ultimi anni. Sarebbe sicuramente un caso da segnare nella storia dell’ente di Corso Campano che in queste settimane tiene con il fiato sospeso l’amministrazione comunale.

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