Nuovo provvedimento nei confronti di Patrizio Picardi, esponente di spicco del clan Mallardo. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato al 59enne la misura della sorveglianza speciale.
Giugliano, nuova misura per Patrizio Picardi: per lui sorveglianza speciale a Minturno
Scarcerato lo scorso gennaio dalla casa circondariale di Parma per decorrenza dei termini dell’ordinanza cautelare che lo costringeva in carcere, Picardi si era stabilito a Minturno, a pochi chilometri da Formia, dove aveva scelto di ottemperare all’obbligo di soggiorno imposto dalla Procura.
Il nuovo provvedimento di sorveglianza speciale – che è una misura di prevenzione – è stato però emesso dal tribunale di Napoli perché Picardi è ritenuto “pericoloso, in quanto soggetto che vive abitualmente con proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica“.
Cosa comporta la sorveglianza speciale
L’uomo dovrà ora ottemperare ad una serie di prescrizioni, tra le quali il divieto di frequentare altre persone gravate da precedenti penali, divieto di uscire nelle ore notturne, divieto di detenere armi, divieto di allontanamento dal centro cittadino dove domicilia, per la durata di 3 anni e 6 mesi.
Chi è Picardi
A spiegare l’importanza di “Patrizio” nell’organigramma criminale dell’area nord è il pentito Giuliano Pirozzi, secondo cui, tra il 2012 e il 2013, il luogotenente 59enne della cosca giuglianese aveva esteso i suoi interessi anche al territorio di Qualiano, diventando così il braccio destro del boss Feliciano Mallardo, a capo del gruppo di “San Nicola”, poi deceduto nel 2015.