Dal sindaco al boss, passando per consigliere comunali, imprenditori e intermediari. Storia di appalti pubblici, licenze edilizie e pacchetti di voti nell’ordinanza che ha colpito il presunto intreccio tra politica e camorra a Giugliano. Sono 4 i politici finiti in carcere: l’ex sindaco Antonio Poziello e gli ex consigliere comunali Andrea Guarino, Paolo Liccardo e Pasquale Casoria. Ai domiciliari l’ex assessore Giulio Di Napoli.
Giugliano, patto tra camorra e politica: il ruolo di “zio Andrea” e gli affari dei coniugi Dell’Aquila-Giuliano
Misura cautelare anche per l’architetto Filippo Frippa, già dirigente dell’ufficio tecnico comunale. Tra gli indagati anche l’imprenditore Ferdinando Cacciapuoti. Centrale nell’inchiesta poi il ruolo di Andrea Abbate, detto “zio Andrea”, imprenditore, ritenuto il collante nella zona grigia, figura – secondo i magistrati – incaricata di mantenere il dialogo tra Poziello e il reggente del clan Mallardo Domenico Pirozzi, alias Mimì ‘o pesante.
Su quest’ultimo si sono concentrate le attenzioni del carabinieri del Ros a partire dalla sua scarcerazione nel febbraio 2019. È uno dei reggenti storici della cosca del Selcione. Tra i suoi uomini fidati, per l’Antimafia, c’erano: Francesco Abbate, figlio di Andrea, ritenuto addetto alle comunicazioni anche con altri affiliati, ed una serie di addetti alle azioni criminali ed alle estorsioni: Giuliano Amicone, Davide Barbato, Vincenzo Legorano, Vincenzo Strino ed altri.
Le indagini hanno svelato infatti di come il clan Mallardo mettevano le sua mani sui grandi lavori in città, attraverso sponde politiche, e sostenevano le famiglie dei detenuti attraverso il racket. Fiumi dai soldi che arrivavano da diversi canali e reinvestiti grazie ad una fitta rete di prestanome. L’ordinanza ha raggiunto infatti anche il boss Giuseppe Dell’Aquila, alias Peppe ‘o Ciuccio, detenuto dal 2011, e sua moglie Patrizia Giuliano, sorella dell’ex capoclan di Forcella, Luigi. La famiglia Dell’Aquila avrebbe continuato a gestire una serie di immobili ed attività per eventi, realizzate con capitali sporchi.