Inizia oggi la nuova fase politico amministrativa di Nicola Pirozzi a Giugliano. Mentre c’è chi si attacca sui social, il primo cittadino è a lavoro per il rimpasto di giunta. Il primo atto dopo la decisione del giudice relativa alla richiesta di arresti domiciliari per Pirozzi per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sull’appalto rifiuti.
Di rimpasto se ne parlava già prima che scoppiasse la grana giudiziaria. Nei prossimi giorni Pirozzi potrebbe fare già la prima nuova nomina. Si tratterebbe di un ex vice prefetto di Napoli, oggi in pensione. Il nuovo assessore entrerebbe in quota sindaco e Partito democratico per occuparsi di Ambiente e Cimitero.
Nell’esecutivo traballano le poltrone di Angelo Abbate alla polizia Municipale e Cristofaro Tartarone alle Politiche cimiteriali. Entrambi potrebbero non essere confermati. E a sostituirli non è escluso che siano dei consiglieri. Intanto dall’esterno c’è chi come l’ex assessore Gaetano Coppola chiede discontinuità: “Giugliano non ha bisogno di struzzi. L’esperimento “delle porte aperte” a tutti è stato deleterio, fallimentare. I risultati amministrativi in determinati settori hanno dimostrato che la scelta di assessori esterni, lontani dalla conoscenza del territorio non ha prodotto i frutti sperati”. A replicare è il consigliere Rosario Ragosta: “Vogliamo essere discontinui rispetto a un passato recente? Lo abbiamo fatto – dice l’esponente di Azione -. Il consiglio della discontinuità arriva poi da chi ha abbandonato la nave pensando che senza di lui avremmo avuto vita breve”.