Un interrogatorio serrato ma a cui il sindaco Nicola Pirozzi ha risposto domanda per domanda. Si è tenuto stamane presso la procura di Napoli Nord l’interrogatorio del primo cittadino di Giugliano che risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto rifiuti. Il sindaco, con il team di legali che ha nominato, il professore di diritto penale Vincenzo Maiello e il penalista Marco Sepe, ha spiegato la sua estraneità ai fatti contestati.
Secondo l’accusa Pirozzi avrebbe agevolato la Teknoservice per ottenere in cambio delle assunzioni. Gli avvocati hanno prodotto una serie di memorie e atti che dimostrerebbero il contrario. Per la difesa l’amministrazione, e il sindaco in particolare, non ha messo in campo alcuna agevolazione nei confronti della ditta della raccolta rifiuti. Anzi, alcuni documenti attesterebbero il contrario.
Per tutte le inadempienze contestate dalla Procura, dalla proroga tecnica concessa alla ditta alla pulizia nel campo rom passando per le deleghe Conai, i legali hanno presentato al giudice le prove necessarie a far cadere le accuse. Tra queste anche un parere sugli atti amministrativi prodotti dal primo cittadino a firma dell’avvocato ed ex ministro Angelo Piazza.
Gli interrogatori termineranno giovedì quando sarà ascoltato anche l’ex sindaco Antonio Poziello. Poi il giudice deciderà per tutti ma potrebbero passare ancora diversi giorni prima di conoscere l’esito delle richieste di misure cautelari.
Giugliano, maxi-inchiesta su appalto rifiuti: il sindaco Pirozzi si autosospende dal PD