Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tenutosi al settimo piano del Comune di Giugliano tra sindaco e consiglieri di maggioranza. L’ipotesi di dimissioni portata al tavolo sarà oggetto della riflessione delle prossime 24-48 ore. Perchè a dimettersi, per andare al voto già questa primavera, non deve essere il sindaco bensì 17 consiglieri comunali. Solo in questo caso la fine dell’amministrazione sarebbe immediatamente irrevocabile e dunque potrebbero essere convocate le elezioni amministrative tra maggio e giugno 2025.
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Giugliano. Pirozzi, per ora niente dimissioni: a decidere saranno i consiglieri
L’addio del sindaco sarebbe in questo momento inutile ai fini elettorali perché le sue dimissioni sarebbero valide solo dopo 20 giorni. Troppo tardi per consentire il voto in primavera. Avrebbe dovuto rassegnarle almeno a inizio febbraio. Insomma, ora la decisione spetta ai consiglieri, non più al primo cittadino. E tra i sostenitori di Pirozzi non tutti sarebbero propensi ad andare a casa. La fine naturale del mandato è tra un anno, tra autunno 2025 e primavera 2026. Questa notte dovrà portare consiglio, dunque, ai sostenitori di Pirozzi in quanto si tratta di una scelta politica individuale. E non è escluso che si faccia appello anche alla minoranza per arrivare appunto a 17 dimissionari. Andare al voto tra tre mesi circa è sicuramente un calcolo elettorale. Ma anche un modo per Pirozzi per azzerare e ripartire, una mossa per sparigliare le carte, cogliere alla sprovvista gli eventuali avversari, e dare il via, salvo sorprese, alla campagna elettorale.