La voce di dimissioni del sindaco Nicola Pirozzi si fa sempre più insistente. Dopo l’inchiesta Teknoservice che lo vede coinvolto relativamente all’appalto rifiuti ma soprattutto in vista dell’interrogatorio che è fissato tra due settimane, il primo cittadino è orientato a lasciare. Una scelta di carattere giuridico più che politico. Potrebbe essere utile, infatti, per evitare l’applicazione della misura cautelare per la reiterazione del reato arrivare dinanzi al gip da libero cittadino e non più da sindaco.
Giugliano, Pirozzi potrebbe rassegnare le dimissioni: tra due settimane interrogatorio per lui e Poziello
Ma cosa accadrebbe in caso di dimissioni? Il primo cittadino avrebbe in ogni caso 20 giorni di tempo per ripensarci e nel caso ritirarle. Diversamente, se la scelta dovesse essere definitiva alla guida del Comune arriverebbe un commissario prefettizio che guiderebbe l’ente fino alle prossime elezioni che sarebbero previste nella primavera del 2025.
La spada di Damocle per tutti gli indagati è quella dell’interrogatorio perché su Pirozzi come sull’ex sindaco Poziello pende una richiesta di arresti domiciliari e solo dopo che saranno ascoltati dal giudice si capirà il loro destino. Intanto c’è chi dall’esterno del consiglio trama per organizzare una sfiducia ma i numeri per praticarla sono lontani. Per il resto tutto tace.