I controlli delle forze dell’ordine verranno rafforzati nel campo rom di via Carrafiello, a Giugliano, dopo il caso della bimba di 6 anni morta folgorata per aver toccato alcuni cavi scoperti dell’elettricità. A disporre la misura è il prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Il provvedimento sarà anche oggetto di approfondimento durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si svolgerà presso il Comune di Giugliano, questo venerdì.
Giugliano, rafforzare controlli nel campo rom di via Carrafiello: il provvedimento del prefetto di Napoli
La bambina di soli 6 anni sabato è deceduta mentre era appoggiata ad una rete metallica, a sua volta collegata a dei cavi elettrici scoperti, proprio nei pressi della baracca dove viveva con la mamma, il papà e due fratellini più piccoli.
Sul decesso della piccola Michelle sono in corso indagini da parte della polizia del commissariato di Giugliano. La bimba è arrivata in ospedale in arresto cardiaco e, nonostante gli sforzi dei medici, per lei non c’è stato niente da fare.
Sulla salma però non verrà effettuata l’autopsia. Dall’esame esterno del cadavere ci sarebbe già la conferma di quanto accaduto. Da sabato sera la società che gestisce la cabina presente a ridosso dell’insediamento ha tranciato le derivazioni abusive e da quel momento le oltre 400 persone che vivono in via Carrafiello si sono ritrovate senza corrente. Una situazione a dir poco critica viste anche le temperature rigide di questi giorni.
Il post del sindaco di Pirozzi
Intanto, ieri, il sindaco Pirozzi ha annunciato un tavolo con il prefetto di Napoli che si terrà venerdì, 19 gennaio, al Comune di Giugliano per discutere delle misure da mettere in atto nell’insediamento di via Carrafiello. Finora 40 minori – tra cui la piccola Michelle – che risiedono nel campo rom sono stati inseriti in percorsi scolastici, ma c’è ancora tanto da fare.
Per Pirozzi è necessario “affrontare alla radice il problema. Si mettono toppe, si interviene in forma sporadica ma nessun Governo ha dimostrato di saper risolvere il problema. Perché quelle baraccopoli sono un problema, grave, serio, di fronte al quale si preferisce chiudere gli occhi. Inutile smantellarle e basta: dopo 5 minuti i Rom si spostano di qualche metro, ne realizzano un’altra, com’è già capitato pure a Giugliano, a Casoria ed in altri territori, e siamo punto e a capo”.