Domani pomeriggio la città si riempirà dei suoni delle paranze. Nacchere, Tammorre e fischi, riecheggeranno al Corso Campano. Alle ore 16,00 partirà la sfilata dei carri, dalla Villa Comunale e da Via Santa Caterina da Siena, passando per Campiscino e Piazza Matteotti fino a raggiungere il Corso Campano all’altezza del municipio. Musica e canti circonderanno i carri delle famiglie D’Alterio, Mezzone e Quartarola, dando vita ad uno spettacolo unico, che dopo duemila anni continua a ripetersi, richiamando a Giugliano tanti appassionati del genere. Quest’anno ci sarà anche un gemellaggio con i “Bottai di Macerata”, che si esibiranno in uno spettacolo unico, suonando botti e tini.
Prevista anche la degustazione di prodotti tipici di stagione, come le fave ed il capicollo giuglianese, offerti dalle paranze agli stand. Sarà possibile anche mangiare qualcosa alle varie pizzerie, ristoranti, pub e gastroenoteche del centro storico, godendo di musica e canti fino a notte fonda.
La “Giuglianese” è una delle tammuriate più antiche ed ha una sua peculiarità: il “Sisco”. Vanto dei musicisti giuglianesi, che lo producono artigianalmente e ne tramandano gelosamente l’uso e la fabbricazione solo tra i membri della comunità. Rappresenta l’unico strumento che si aggiunge alla tammorra e alle nacchere nella “giuglianese”. La sua struttura consta di canna di lago su cui viene innestato il becco di un flauto dolce. Le canne, accuratamente scelte dagli esecutori in base al genere e alla consistenza, vengono prima essiccate, poi svuotate ed infine perforate al fine di riprodurre l’inconfondibile suono.
Per il manifesto dell’edizione 2016 della “Tammurriata” è stata scelta come immagine di sfondo il mosaico “Scena Comica di suonatori ambulanti” ritrovato nella Casa di Cicerone ad Ercolano, testimonianza delle origini millenarie degli strumenti e della musica della tradizione giuglianese.