La campanella stamattina all’istituto Marconi è risuonata ma soprattutto in IA lo spirito non è quello di sempre dopo la tragica morte di Maria Cammisa, la studentessa di 14 anni venuta a mancare in classe lo scorso venerdì. Da oggi il suo banco è vuoto e lo sarà per sempre.
Giugliano, si torna in classe al Marconi dopo la morte di Maria: il banco è vuoto
Quello di sabato è stato un grande abbraccio commosso della comunità del Marconi che è accorsa in massa ai funerali e di amici e parenti della 14enne. Un dolore composto quello della famiglia che ha ricevuto la solidarietà delle istituzioni come di tutta la comunità di Giugliano.
“Maria non è morta ma vive attraverso il vostro amore che non finirà mai – ha detto monsignor Angelo Parisi durante l’omelia. “Cari ragazzi – ha detto monsignor Parisi – vivete nella gioia ma non sciupate la vostra vita”. Sul corpo della vittima non è stata effettuata l’autopsia. La ragazzina pare soffrisse di una malattia cardiaca congenita. Da qui l’arresto cardiaco di venerdì mattina in classe.
Sognava di fare l’attrice
In questi giorni uno dei post che più ha suscitato commozione è quello dell’insegnante di teatro. Maria era iscritta a un corso di teatro e avrebbe partecipato alla recita di fine anno della scuola: “Partecipo per la prima volta ad un progetto teatrale ma un giorno mi piacerebbe diventare un’attrice”, aveva detto la 14enne al docente che la ricorda così: “la nostra Maria sarà sempre lì con noi e diventerà una grande attrice. Ed il suo pubblico sarà il più bello del firmamento, quello degli angeli”. Anche il Giugliano calcio ha espresso vicinanza alla famiglia e in occasione della partita di sabato ha deposto allo stadio un fascio di fiori per la ragazzina.