Giugliano. Un ferito, tracce di sangue e sette bossoli a terra. E’ quello che resta della sparatoria avvenuta questa mattina nelle palazzine Ina casa. Un vero e proprio mezzogiorno di fuoco nel quartiere popolare di via Colonne dove si è tornato a sparare. Sono le dodici quando si sente l’esplosione nella zona di diversi colpi d’arma da fuoco. Nessuna segnalazione arriva alle forze dell’ordine. La sparatoria però c’è stata fuori un circolo ricreativo tra via Montessori e via Agazzi.
Sul posto giungono i carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, che ritrovano ben sette bossoli di cui quattro di un fucile calibro 12 e altri di pistola semiautomatica calibro 9. L’obiettivo dei killer, giunti a bordo di due motorini e con casco integrale, pare fosse un pregiudicato legato al clan Mallardo che però è riuscito a sfuggire all’agguato. L’uomo al momento è irraggiungibile.
Alcuni proiettili si sono conficcati all’interno del cancello d’ingresso del circolo. Un altro invece è stato ritrovato in un furgone parcheggiato di fronte. Proprio dinanzi al locale dove è avvenuta la sparatoria è un tendone di un gruppo religioso. Ma nel quartiere nessuno ha visto né sentito nulla. In ospedale non sono giunte persone con ferite d’arma da fuoco.
Secondo una prima ricostruzione ad agire sono state quattro persone. E lo hanno fatto in pieno giorno: a pochi passi c’è una scuola, il III circolo didattico. Era appena terminata la recita scolastica e le mamme e bambini stavano uscendo quando delle urla hanno scatenato il fuggi fuggi generale. “Hanno sparato” ha urlato qualcuno. Solo lo scorso ottobre ci fu una nuova sparatoria sempre nelle palazzine. In quel caso nel mirino dei killer c’era il figlio di Michele Di Biase, detto Paparella, che riuscì a sfuggire rifugiandosi in un palazzo.
Sul caso indagano i militari dell’arma della compagnia di Giugliano coadiuvati dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
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